Il Territorio & le Attività
La Ciociaria; una terra piena di tradizioni e ricca di cultura. Da Anagni al Borgo di Fumone, dalla Certosa di Trisulti alle Mura Ciclopiche di Alatri. Passando per i Monasteri Benedettini di Subiaco e l’Abbazia di Casamari. E poi perdersi nei piccoli borghi di Piglio, di Acuto, di Trevi.
E lungo queste strade, la ricchezza culinaria di questo territorio saprà farvi scoprire i sapori veri di una cucina semplice, genuina, fatta di prodotti del territorio. Una miriade di trattorie, ristoranti e locande che sapranno rendere la giornata ancora più saporita!
Fiuggi: tra Terme & Storia
Il Borgo: un piccolo gioiello dove si respira l’autenticità delle tradizioni Ciociare.
Il palazzo Comunale ed il meraviglioso Teatro Comunale sulla pizza principale con dietro l’imponente palazzo datato 1910, una volta sede del famoso Grand Hotel ed oggi sede di uno degli istituti Alberghieri più rinomati d’Italia.
Da li si entra nel cuore del borgo; piccole stradine, la vita del borgo e di chi ci abita che si respira ad ogni passo, la Bellissima Colleggiata di S. Pietro, le Chiese di San Biagio e di Santo Stefano.
E poi i bellissimi Murales che regalano colore e vivacità a questo angolo di Ciociaria così speciale ed unico; un percorso che vi porterà ad ammirarli ed a gustare l’atmosfera tipica del
Le Terme. Fonte Anticolana situata in una posizione incantevole, offre giardini e lunghi viali alberati dove sono ubicati anche campi da tennis, bocce, minigolf, ping-pong, un parco attrezzato per bambini e una sala giochi. Oltre alle sale mediche per le cure idropinica.
Fonte Bonifacio VIII costruita agli inizi del secolo in stile liberty, caratterizzata dall’alternarsi di spazi aperti e chiusi e da una lussureggiante vegetazione è il luogo ideale per dedicarsi al benessere del proprio corpo.
Abbazia di Montecassino
L’Abbazia di Montecassino è uno dei luoghi di culto più importanti del Lazio e d’Italia e può essere definita come la culla del monachesimo occidentale.
Nella sua storia millenaria l’Abbazia di Montecassino è stata distrutta per ben quattro volte: la prima nel 577 per mano dei Longobardi, poi nel 883 dovette subire l’assalto dei Saraceni. Nel 1349 fu un violento terremoto a decretarne la distruzione, mentre in epoca più recente sono stati i bombardamenti delle truppe Alleate.
Venne fondata nel 529 da San Benedetto da Norcia, su una zona dove in tempi passati sorgeva un’antica torre e un tempio dedicato ad Apollo.
Anagni - Città dei Papi
L’antica Anagnia capitale degli Ernici si erge su di una collina tra i monti Ernici e la Valle del Sacco. La leggenda la annovera tra le città saturnie, le 5 città della Ciociaria fondate dal Dio Saturno (Anagni, Alatri, Arpino, Atina e Ferentino).
Nel centro medievale, fatto di edifici eleganti ed austeri, di chiese romaniche, di campanili, logge e piazze dall’architettura sobria ed essenziale, sono di grande interesse il duecentesco palazzo di Bonifacio VIII, il palazzo civico, la casa Barnekow e le numerose chiese, tra cui spicca la Cattedrale, con la splendida cripta i cui affreschi costituiscono uno dei più interessanti cicli pittorici del Duecento italiano
Ferentino
Ferentino è una città d’arte ricca di testimonianze storiche, culturali e archeologiche. L’Acropoli, con il suo poderoso bastione dell’avancorpo, rimane ancor oggi un capolavoro di ingegneria civile e un’opera d’arte di potente bellezza. In epoca imperiale, Ferentino fu il centro favorito dalla nobiltà romana attirata dal clima, dalle belle ville, dalle sorgenti di acqua e dal teatro di 54 metri di diametro che poteva ospitare fino a 3.000 persone.
Abbazia di Casamari
Sepolta tra boschi inviolati, l’abbazia fu fondata dai benedettini nel 1035 e poi ricostruita dai seguaci di San Bernardo che vi si insediarono nel 1140.
Una delle abbazie stilisticamente piu’ significative in Italia e merita sicuramente di essere visitata.
Situata nell’estremo territorio orientale del comune di Veroli, lungo la via Maria, a meta’ percorso fra Frosinone e Sora.
L’abbazia di Casamari con Regio Decreto del 28 febbraio 1874 è stata dichiarata monumento nazionale
Alatri, la Città dei Ciclopi
E’ l’antica Aletrium che fu uno dei centri principali del popolo italico degli Ernici, nota soprattutto per l’acropoli preromana cinta da mura megalitiche, ben conservata, della quale risalta per imponenza la Porta Maggiore.
Possiede un significativo patrimonio di monumenti di notevole interesse architettonico e artistico, quali la chiesa collegiata romanico-gotica di Santa Maria Maggiore, la basilica concattedrale di San Paolo, le chiese di San Francesco e San Silvestro, il protocenobio di San Sebastiano, le ottocentesche fontane monumentali, il Palazzo Gottifredo e il Palazzo Conti-Gentili ornato da una grande meridiana murale
Veroli
Veroli sorge su un rilievo dei Monti Ernici, a 594 m. s.l.m e domina l’area interna che collega le valli del Sacco e del Cosa con la conca sorana. In alto sorge l’acropoli, di antichissima origine, sul colle più basso la città vera e propria. La città è il comune più esteso della provincia di Frosinone. Il punto più alto è la Rocca di San Leucio, a 672 m s.l.m. .
*Il Borgo di San Leucio è situato nella parte settentrionale dell’abitato di Veroli. Fin dall’epoca della fondazione della città la zona di S. Leucio è stata il perno del sistema di difesa poichè dall’alto dei suoi 672 m s.l.m. dominava tutto l’abitato antico.
Gli Ernici eressero delle imponenti mura megalitiche il cui percorso si snodava, sul lato orientale dell’insediamento, da nord a sud; esse culminavano sulla vetta di S. Leucio nei pressi della quale era la omonima Porta di ingresso da nord ovest
Certosa di Trisulti
La Certosa di Trisulti è uno dei Monasteri più belli dell’Italia centrale, posta a circa 800 m s.l.m.
È collocata tra boschi di querce nella cosiddetta Selva d’Ecio, alle falde del monte Rotonaria (Monti Ernici), a 825 m di altitudine e a 6 km a nord-est del centro abitato.
È monumento nazionale dal 1873. Dal dicembre 2014 la sua gestione è curata dal Polo Museale del Lazio.
Ristrutturata nel XVII secolo, stupisce il visitatore per la bellezza della sua chiesa dedicata a S. Bartolomeo e la farmacia, o meglio spezieria, dando la sensazione di essere tornati in dietro nel tempo e poter incontrar, da un momento all’altro, uno dei monaci dall’abito bianco
Arpino
L’Acropoli di Arpinoè un sito archeologico prossimo al centro abitato di Arpino, uno dei più importanti per la conoscenza dell’architettura megalitica del Lazio meridionale, non solo per la grande estensione delle mura ma anche per la loro vetustà, maggiore di quella di altri siti (collocabile secondo alcuni in piena età del ferro, VIII/VII secolo a.C.), e classificabili secondo la scala ideata da Giuseppe Lugli nella seconda maniera.
La civitas vetus della città, tipico esempio di fortificazione volsca, rappresenta una delle cinte murarie meglio conservate costruite in opera poligonale in epoca preromana. Essa fu, probabilmente, il nucleo originario del primitivo insediamento volsco (popolo del VII-VI sec. a.C.).
Di particolare significatività è la presenza di un “arco a sesto acuto” unico sopravvissuto nel suo genere in tutta l’area mediterranea.
Isola del Liri
Il centro cittadino si sviluppa su un’isola formata dal fiume Liri, dove questo si biforca in due bracci che in prossimità del centro cittadino, all’altezza del castello Boncompagni – Viscogliosi, formano ciascuno un salto, la Cascata Grande e la Cascata del Valcatoio.
La Cascata Grande, formata dal braccio di sinistra del fiume, è una delle poche a trovarsi nel centro storico di una città, unica in Italia e in ambito europeo.
La Cascata del Valcatoio, formata dal braccio di destra del fiume, è meno spettacolare della prima anche perché le sue acque sono irregimentate per alimentare un impianto elettrico.
La Cascata di Isola del Liri è stata proclamata da Skyscanner, piattaforma che si occupa di turismo, al 2° posto tra le dieci meraviglie naturali d’Italia.